Misura delle vibrazioni

Misura delle vibrazioni

La misura delle vibrazioni è forse, dal punto di vista dell’effettuazione, una delle più semplici data la disponibilità di potenti strumenti, sia HW che SW, che ne facilitano l’esecuzione.

Tuttavia, occorre prendere in considerazione alcuni fattori ed essere a conoscenza di alcuni dati di partenza. Il rumore è originato da vibrazioni, esiste quindi una correlazione tra vibrazioni e rumore prodotto.

Si potrebbe dire che le vibrazioni siano la causa, l’effetto il rumore; nella pratica, nella maggioranza dei casi, cosa interessa valutare in un prodotto finito è la sua rumorosità, o meglio la sua capacità di produrre rumore.

Il rumore, tuttavia, così come è percepito, è il prodotto dell’accoppiamento del mezzo vibrante con il mezzo di trasmissione (in genere l’aria) e quindi di quest’ultimo con il percettore (l’orecchio); la propagazione, e quindi la percezione, sono il risultato di processi molto vari e difficilmente riproducibili in una attrezzatura di collaudo.

Normative associate a questa prova

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Come effettuare la misura delle vibrazioni

Le tecniche utilizzabili possono essere:

  • Misura del rumore: realizzata con uno o più microfoni, relativo amplificatore digitalizzazione e condizionamento SW del segnale.
    La misura si realizza in camera anecoica (o perlomeno isolata acusticamente), il pezzo è posto in funzione e uno o più microfoni misurano la pressione sonora generata. In passato sono state usate tecniche affidate alla sensibilità (uditiva) dell’operatore che ascoltava fisicamente il pezzo in prova; oggi vengono generalmente adottati dei filtraggi SW, passa banda dove la banda può essere impostata in ricetta, il controllo è fatto a valle di un’acquisizione fatta nel dominio del tempo e si verifica, generalmente, il livello RMS:

    • Acquisizione 1 o più microfoni
    • Amplificazione, scheda ad hoc
    • Digitalizzatore: 48KS, 48000 Samples
    • Elaborazione:
      • Filtro passa banda programmabile a più bande (3—5)
      • Misura del valore RMS per banda, in altermativa misura del valor medio
      • Confronto con valori di soglia massimi ammessi.
  • Misura delle vibrazioni: realizzata utilizzando uno o più accelerometri, montati a bordo pezzo, relativa amplificazione, digitalizzazione e condizionamento del segnale.
    È la tecnica più comunemente utilizzata. Il successivo condizionamento potrà essere:

    • Analisi nel dominio del tempo: come per l’acquisizione microfonica, utilizzo alternativo di un accelerometro.
    • Analisi nel dominio della frequenza:
      • Utilizzo di 1 o più accelerometri
      • Banda passante limitata in basso dal tempo di acquisizione, in alto dal Sample Rate
      • Valutazione Fmin= 1/tacq, Fmax=Fsamples/2, fatta salvo caratteristica HW sensori
      • Acquisizione mediante digitalizzatore e analisi di Fourrier, risultato reso in dBfs
      • Divisione dello spettro in bande liberamente impostabili, in genere 4 o 5

Accettazione in funzione del livello massimo registrato per banda.

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